"Ne restò uno solo,
che era rimasto un poco indietro perché zoppo.
Aveva sì implorato il pifferaio di aspettarlo,
ma quello non gli aveva dato ascolto.
Lo trovarono, piangente di delusione, i padri
e le madri dei bambini scomparsi.
"E i tuoi compagni?", gli domandarono angosciati.
"Sono andati di là", rispose il bambino zoppo.
"Di là, dove?". "Dentro la montagna".
Ai genitori non rimase altro da fare
che tornarsene in città, con la morte nel cuore.
Il bambino zoppo rimase a testimoniare
che non tutti i mali vengono per nuocere,
ma naturalmente ciò valeva solo per lui.
Perché invece i bambini scomparsi
dovettero pagare le colpe dei padri,
cosa orribile e ingiusta.
Pochi anni dopo nuovi bambini vennero
a riportare allegria nella cittadina.
Gli altri rimasero bambini per sempre.
Forse diventarono angeli."
(da "Il pifferaio Magico"...
e da "La fabbrica dei cartoni...")
"Il bambino lì nel banchino, il professore là sulla cattedra, i libri sotto il banchino, nostra vita che se ne va" (Mattia, 7 anni)
Gli Operai del Cuore sostengono la Campagna Giù le Mani dai Bambini
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